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Come richiedere l’apertura della partita IVA

In Italia, l’apertura della partita IVA è obbligatoria, a meno che la tua attività venga qualificata come attività non abituale, configurando l’ipotesi di lavoratore autonomo occasionale con fatturato annuo inferiore a 5000 euro (con tutti i committenti, non solo le prestazioni erogate ad Uber). In tutti gli altri casi, l’apertura della partita IVA è obbligatoria.

Per chi non conoscesse a fondo le tematiche IVA, questa pagina fornisce alcune indicazioni alla base del processo di registrazione. L’attribuzione del numero di p. iva è immediato.

Per avere consigli specifici riguardo la tua posizione personale, dovresti rivolgerti ad un consulente fiscale.

Leggi in inglese

Cosa comporta l’apertura della partita IVA

Diverse regole sulla base del fatturato previsto

  • Accesso al regime agevolato (cosiddetto “Regime forfettario”)

    Per i soggetti che realizzano un volume d’affari inferiore a euro 65.000, è applicabile il regime forfettario agevolato, con semplificazioni a livello amministrativo e tassazione inferiore. Nel regime forfettario non viene applicata l’IVA in fattura, non si opera come sostituti d’imposta e non vi è l’obbligo della fattura elettronica.

    L’accesso a tale regime è soggetto al rispetto di una serie di requisiti aggiuntivi, per questo motivo è necessaria l’assistenza di un consulente fiscale. Il limite dei ricavi indicato può essere inferiore per determinate tipologie di attività, il consulente avrà cura di indicarvi il limite specifico per la vostra situazione.

    Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web del l’Autorità fiscale Italiana

  • IVA incassata per la fornitura di servizi

    L'IVA che incassi dalla tua attività di consegna, deve essere versata all’Agenzia delle Entrate periodicamente (non applicabile nel caso di Regime Forfettario).

  • IVA sulle spese aziendali

    L’apertura di una partita IVA consente la detrazione dell’IVA addebitata sulle spese aziendali (ad esempio la riparazione delle biciclette). La detrazione non è consentita nel caso di applicazione del regime forfettario.

    L’Italia ha introdotto il processo di fatturazione elettronica obbligatorio per tutte le transazioni (con alcune eccezioni). La fatturazione elettronica non si applica nel caso del prestatore autonomo occasionale e per il regime forfettario.

    Consulta un commercialista per maggiori dettagli sui criteri e sui requisiti che si applicano al tuo caso.

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Come iniziare

In Italia, non vi è alcun limite legato al volume d’affari per la richiesta della partita IVA, il che significa che, in qualità di Delivery-partner, è necessario aprire la partita IVA indipendentemente dal proprio fatturato, a meno che non si sia qualificati come un lavoratore autonomo occasionale, in tale caso non vi è l’obbligo di aprire la partita IVA.

Per l’apertura della partita IVA, devono essere presentati all'Agenzia delle Entrate i seguenti moduli:

Il modello AA9/12 deve essere presentato entro 30 giorni dalla data di inizio attività attraverso 3 procedure alternative:

  • 1) in duplice esemplare direttamente (o tramite persona delegata) a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate
  • 2) in unico esemplare a mezzo servizio postale, mediante raccomandata, allegando copia fotostatica di un documento di identificazione del dichiarante, da inviare a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Le dichiarazioni si considerano presentate nel giorno in cui risultano spedite
  • 3) in via telematica direttamente dal contribuente o tramite i soggetti incaricati della trasmissione telematica. Le dichiarazioni si considerano presentate nel giorno in cui si conclude la ricezione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Come eseguire la registrazione VIES

Per poter effettuare operazioni intracomunitarie, il Delivery Partner deve essere incluso nell’archivio Vies (VAT information exchange system).

La richiesta può essere effettuata direttamente nella dichiarazione di inizio attività (AA9/12 form or AA7/10 form) oppure, successivamente, inviando un’istanza all’ufficio.

L’attuale modello di business adottato da Uber Eats non richiede l’effettuazione di operazioni intracomunitarie, è tuttavia consigliabile effettuare la registrazione.

Dichiarazione e assolvimento dell’IVA

Una volta aperta la partita IVA Italiana, i Delivery-partners devono dichiarare le transazioni ed assolvere il pagamento delle imposte.

Gli adempimenti fiscali periodici in ambito IVA sono i seguenti:

  • Dichiarazione iva annuale (It)
  • Comunicazione Periodica liquidazioni IVA
  • Pagamenti mensili/trimestrali IVA (IT)

Se il tuo fatturato annuo è inferiore a euro 400.000 (se la tua attività consiste solo in forniture di servizi), si può decidere di versare l’IVA trimestralmente.

Nel caso in cui si scelgano i pagamenti IVA trimestrali, sono dovuti gli interessi (1 per cento dell'IVA dovuta per ogni trimestre).

Questi adempimenti non si applicano al regime forfettario.

Il tuo profilo Uber

Assicurati di fornirci un numero di partita IVA valido (aggiungendolo alla pagina Impostazioni profilo fiscale / Fattura) e aggiornare il profilo fiscale nell'app Uber. Seleziona l'opzione "Small Business Regime" se hai scelto l’opzione per il Regime forfettario.

FAQ

  • No. In qualità di contraente indipendente, Delivery-partner è responsabile dell’apertura della posizione, della dichiarazione e del pagamento dell'IVA e di altre imposte applicabili. We suggest you contact the tax office, chamber of commerce and/or your tax accountant to be sure you are calculating your turnover correctly!

  • Non è necessario registrarsi come società per poter esercitare l’attività di delivery, tramite la piattaforma Uber in Italia, (l’obbligo sussiste solo per i partner della flotta).

    Ti consigliamo di parlare con un consulente fiscale, la Camera di commercio o l'Ufficio delle imposte per assicurarti di iniziare correttamente.

    We recommend you speak with a tax advisor, the Chamber of Commerce or the Tax Office to ensure you get started correctly.

  • Il tuo fatturato è la somma dei servizi che hai effettuato. Nell'app di Uber compaiono le prestazioni fornite. Ti suggeriamo di parlare con un consulente per essere sicuro di aver calcolato correttamente il tuo fatturato!

  • In genere, questi pagamenti sono considerati una prestazione di servizi forniti dall'utente a Uber. Questi servizi sono soggetti a IVA in Italia.

    Di seguito sono riportati alcuni esempi: Segnalazioni:

    • Segnalare qualcuno che conosci perché si iscriva come delivery-partner ci è di molto aiuto. Le segnalazioni possono essere ricompensate da Uber.
    • Assunzione dell’incarico per un certo periodo di tempo: l’impegno a renderti disponibile a svolgere servizi di trasporto tramite l'app Uber per un certo periodo di tempo è remunerato al pari delle prestazioni di servizi.
  • Secondo la normativa fiscale italiana, le mance sono considerate reddito e devono essere incluse nella dichiarazione dei redditi e tassate di conseguenza.

    Per ulteriori dettagli, ti suggeriamo di parlare con un consulente fiscale.

  • Gli adempimenti variano in base alla tipologia di regime fiscale:

    Lavoratore autonomo occasionale:

    • Dichiarazione dei redditi

    Regime forfettario:

    • Dichiarazione dei redditi

    Regime semplificato (ricavi annui fino a 400.000 euro per le prestazioni di servizio):

    • Dichiarazione iva annuale (It)
    • Comunicazione Periodica liquidazioni IVA
    • Dichiarazione dei redditi
    • Dichiarazione dei sostituti d’imposta (770)
    • Fatture elettroniche Le fatture elettroniche devono seguire gli standard definiti dall’autorità fiscale Italiana che sono disponibili al seguente link.
  • L’imposta di bollo in Italia è riscossa in riferimento a determinati documenti e contratti. Per le fatture e le notule che riportano importi maggiori di euro 77,47 non soggetti ad IVA, è dovuta l’imposta di bollo di 2 euro, per singolo documento. Le fatture emesse in formato elettronico devono riportare nel tracciato l’indicazione del bollo assolto in modalità virtuale. Il pagamento avviene su base trimestrale mediante addebito diretto sul conto corrente. Per le fatture in formato cartaceo dovrà essere apposto il contrassegno.

  • Uber condividerà i dati relativi ai servizi di delivery con la società di servizi deputata alla gestione della fatturazione. La e-fattura verrà emessa per tuo conto solo nel caso in cui sia stato adottato il regime semplificato. Se ti trovi nel regime forfettario, Uber emetterà fattura cartacea per tuo conto. In ogni caso puoi adottare la fatturazione elettronica su base volontaria. Se sei qualificato come lavoratore autonomo occasionale, Uber emetterà le notule per tuo conto.

  • No, Uber Eats ha cambiato il suo modello di business in Italia all'inizio del 2020. Nel modello precedente, i servizi di delivery erano acquistati da Uber nei Paesi Bassi, questo modello di business richiedeva la registrazione VIES per poter effettuare operazioni intracomunitarie.

    • Di cosa si tratta? Il tuo Rendiconto è un documento che fornisce una ripartizione dettagliata delle entrate (importi lordi) e delle potenziali spese. Non si tratta di un documento con validità fiscale, ma potrebbe essere di supporto al consulente che si occuperà della tua dichiarazione.
    • Chi ne dispone? Ogni partner Uber ne ha uno.
    • Dove si trova? Puoi accedere al tuo Rendiconto effettuando l’accesso a partners.uber.com e cliccando su Tax Summary.
    • Quando è disponibile? Il tuo Rendiconto viene emesso mensilmente.
    • L’IVA che addebiti viene visualizzata nel Rendiconto (e sulle fatture), ma solo se hai aggiornato la pagina del Profilo fiscale/ Impostazioni fattura con i dati inerenti la tua partita IVA.
  • Si prega di consultare i Commenti fiscali come preparati da KPMG

Ogni partner è unico e lo è anche la sua specifica situazione fiscale. In quanto tale, le informazioni contenute in questa pagina potrebbero non coprire le vostre esigenze fiscali e non dovrebbero essere considerate sufficienti per sostituirsi alla ricerca di consulenza fiscale indipendente. Uber non è in grado di fornirti consulenza fiscale per la tua situazione individuale, pertanto ti consigliamo vivamente di parlare con un consulente fiscale professionista per ricevere assistenza e consigli su misura per le tue esigenze specifiche. Le informazioni in questa pagina sono indirizzate per il pubblico italiano.

Aggiornato: 31-07-2021